La diga di Belo Monte è un complesso idroelettrico che blocca il corso del fiume Xingu, nella foresta amazzonica brasiliana. L’opera mette a rischio la biodiversità e la vita degli abitanti, la cui sopravvivenza dipende dalla relazione con la terra e il fiume.
La cilena Manuela Infante è una scrittrice di primo piano della scena sudamericana, dirige il prestigioso Teatro de Chile ed è una regista i cui spettacoli vengono rappresentati in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Nel breve Diario di Marguerite Duras, scritto nell’aprile del 1945, si respirano i suoni, i sentimenti e i colori senza luce di un’attesa speranzosa e disperata: il ritorno a casa di suo marito Robert L. (lo scrittore francese Robert Antelme) deportato a Buchenwald e poi a Dachau.
Nel febbraio del 2021, durante il secondo lockdown, tre attori si sono rinchiusi nel Teatro Sociale per lavorare al riallestimento dello spettacolo “Il dolore”. Una situazione paradossale: si crea per un pubblico che non si sa se e quando potrà mai vedere lo spettacolo.
Il lavoro d'artista si può cestinare? Svendere? Trascurare? “Requiem for my dream” affronta il tema della perdita d'importanza dell'arte e degli artisti nella società contemporanea. Il progetto nasce durante il periodo pandemico che ha reso ancor più evidente questa tendenza.
Come ci si sente nel proprio corpo? Quanto conta lo sguardo degli altri per definire noi stessi? “Sciù Sciù - Broken Becomes Beautiful” è un’esplorazione nelle crepe della vita e un elogio alla vulnerabilità.
La nascita di Mary Shelley (1797–1851) provoca la morte di un’altra Mary, sua madre Mary Wollstonecraft (1759–1797), affermata scrittrice radicale antesignana del femminismo.
Gli abitanti della Città vivono insieme convinti che tutto resterà così per sempre. Un giorno, ecco una cosa (come chiamarla diversamente?), si direbbe giunta di notte, un'ombra, che nessuno ha visto o sentito arrivare. La Città precipita nel caos.
In origine “Dopo la prova” è un film per la tv realizzato da Ingmar Bergman nel 1983. Protagonista è Vogler, anziano regista di teatro alle prese per l’ennesima volta con “Il sogno” di Strindberg.
Con il progetto “Palimpsest” la celebre coreografa svizzera Nicole Seiler esplora in una serie di installazioni sonore geolocalizzate il potenziale poetico del linguaggio dell’audiodescrizione.
