Andavo in bicicletta e mi hanno chiamato terrorista

È uno spettacolo che, a partire da una ricetta base, si adatta e si riformula in base allo spazio e al contesto che abita. Un insieme di corpi che ri-visitano lo spazio, lo osservano, lo esplorano, lo attraversano e lo trasformano, mossi dal conflitto generato dalla sua ostilità.
Attraverso l’uso di diversi strumenti e linguaggi, con un’attitudine performativa, Las Güilis invita a riflettere sullo spazio pubblico, sulle dinamiche che riproduciamo, sui modi di occuparlo, di interpretarlo e sul valore che ciascuno di noi gli attribuisce.

Las Güilis si definisce un collettivo di artiste dissidenti che irrompe nello spazio úrbico (la frattura tra spazio pubblico e spazio urbano) attraverso interventi composti da immagini fisiche che nascono da una riflessione sociopolitica. Il collettivo ritiene necessario combattere l’alienazione e l’individualismo per recuperare lo spazio comunitario. Per questo propone la riappropriazione dello spazio pubblico per ridefinirlo come spazio comune, da vivere come rifugio e non come luogo ostile.

ANDAVO IN BICICLETTA E MI HANNO CHIAMATO TERRORISTA

con Cintia de Luis, Gypsy Nel·lo Peeters, Joan Maria Pascual, Lluki Portas e Joan Servera

produzione Compagnia Las Güilis
internet www.collectiuguilis.com