“Bucce” è una performance coreografica che si muove tra danza, materia visiva e paesaggi sonori. Un corpo a nudo, nel senso più simbolico, attraversa stati di trasformazione. La scena si fa culla, tana, vuoto e memoria.
La performance sprofonda nei temi della nascita e della sparizione, esplorando il periodo delle relevailles - quel tempo sospeso dopo la nascita, dove la vitalità e la vulnerabilità si intrecciano. I movimenti si stratificano come pelli che si lasciano alle spalle, in un dialogo costante tra presenza e assenza, tra ciò che resta e ciò che si dissolve. “Bucce” è una partitura percettiva di ricomposizione. Il progetto nasce da una ricerca sul corpo trasformato, sulla maternità e sull’identità in mutamento.
Manuela Bernasconi è coreografa e performer. Vive tra il Ticino e la Svizzera romanda ed è madre di quattro figli. La sua pratica attraversa danza, scrittura, pedagogia e composizione scenica. Il suo lavoro recente approfondisce le possibilità del corpo post-partum come luogo di conoscenza e trasformazione. È ideatrice del metodo Flowa training, oggi al centro di un percorso di trasmissione.