Sugar Dance

Il pubblico vede i retroscena accatastati e sparpagliati di uno spettacolo che non avrà mai luogo in questo lavoro della danzatrice e coreografa ginevrina Marie-Caroline Hominal. Nove personaggi indossano dei costumi più grandi di loro e si incrociano solo a distanza, aspettando che il mondo riprenda a girare e si possa andare in scena. Eppure, nella vana attesa, ballano fra paillettes, sfilate e coriandoli. Una pièce per dare corpo all’invisibile. “Sugar Dance” riunisce in un contesto preciso una troupe composta da archetipi delle arti performative, dal clown alla drag queen, e propone un luogo-altro, che mette in luce lo scarto tra il tempo delle prove e quello della performance. Hominal gioca con i contrasti estetici, con i momenti di fuori campo, di attesa, di ripetizione che fanno parte del mondo dello spettacolo, per mostrare la solitudine dell'artista. Creato in piena pandemia, lo spettacolo ne denuncia tutta la fragilità. Circo, fiera, opera e spettacolo gioioso, “Sugar Dance” fra la “Passione secondo Matteo” e un brano techno mischia i generi e gli stili in una tenera tragicommedia.

SUGAR DANCE